<body><script type="text/javascript"> function setAttributeOnload(object, attribute, val) { if(window.addEventListener) { window.addEventListener('load', function(){ object[attribute] = val; }, false); } else { window.attachEvent('onload', function(){ object[attribute] = val; }); } } </script> <div id="navbar-iframe-container"></div> <script type="text/javascript" src="https://apis.google.com/js/platform.js"></script> <script type="text/javascript"> gapi.load("gapi.iframes:gapi.iframes.style.bubble", function() { if (gapi.iframes && gapi.iframes.getContext) { gapi.iframes.getContext().openChild({ url: 'https://www.blogger.com/navbar.g?targetBlogID\x3d179438232096316464\x26blogName\x3dCircolo+%22Luce+del+Sud%22+Bari+Blog\x26publishMode\x3dPUBLISH_MODE_BLOGSPOT\x26navbarType\x3dSILVER\x26layoutType\x3dCLASSIC\x26searchRoot\x3dhttps://circololucedelsud.blogspot.com/search\x26blogLocale\x3dit\x26v\x3d2\x26homepageUrl\x3dhttp://circololucedelsud.blogspot.com/\x26vt\x3d6075019366225580879', where: document.getElementById("navbar-iframe-container"), id: "navbar-iframe" }); } }); </script>

Circolo "Luce del Sud" Bari Blog

« Home | Next » | Next » | Next » | Next » | Next » | Next » | Next » | Next » | Next » | Next »

IL CINISMO DELLA SINISTRA CONTRO IL SUD.

Se dovesse andare in porto il progetto di “federalismo fiscale” proposto- si badi bene- non da Bossi o dal famigerato “asse del Nord” che una leggenda metropolitana sinistrorsa voleva dominasse l’Italia nella passata legislatura, ma dal trio Prodi-Padoa Schioppa-Visco, la Puglia perderebbe 169 milioni di euro l’anno, la Basilicata 163 e la Calabria addirittura 384. Se si considera che già con queste dotazioni di Bilancio, che di fatto consentono alla Regione Puglia un margine di manovra di poco più di 600 milioni di euro, siamo- grazie alle brillanti prove di governo di Vendola e compagni- più o meno alla bancarotta, tant’è che si sta per attingere pesantemente dalle non certo pingui tasche dei Pugliesi senza peraltro alcuna certezza che questi sacrifici saranno sufficienti a colmare un buco che in realtà è molto più profondo di quanto si proclami, si può facilmente immaginare quale disastro si stia delineando al nostro orizzonte, tanto più ove si consideri che i fondi comunitari per le Regioni dell’”obiettivo 1” si esauriranno nel 2013, e che dopo d’allora dovremo far conto soltanto sulle nostre forze.
Fa veramente rabbia pensare che le nostre istituzioni non sono state rinnovate nei termini in cui tutti oggi sostengono essere necessario ed indilazionabile perché la sinistra demonizzò –ingannando gli Italiani- la grande riforma costituzionale varata nella passata legislatura, tacciandola da un lato di minare l’unità d’Italia proprio perché ne delineava un assetto federale peraltro già ampiamente operante, e dall’altro di un eccesso di autoritarismo nel momento in cui rafforzava i poter del Premier.
Ebbene, con buona pace del voto referendario che avrebbe dovuto con il suo esito sgombrare il campo una volta per tutte sia dal federalismo che dal premierato, la stessa sinistra che scatenò una violenta campagna denigratoria contro quei progetti oggi li riesuma senza alcun pudore, da un lato per recuperare un elettorato settentrionale nel quale è sempre più meritatamente minoritaria, dall’altro per allungare comunque i tempi della legislatura, nell’evidente consapevolezza di non avere molto da sperare da un eventuale ritorno alle urne. Se poi si considera che anche le altre riforme che la sinistra dice oggi di voler attuare sono le stesse che erano contenute in quella che ha fatto bocciare, dal superamento del bicameralismo perfetto con l’istituzione del Senato federale alla riduzione del numero dei parlamentari, mentre mancano soltanto- rispetto a quanto inutilmente varato nella precedente legislatura- proprio le garanzie che comunque erano state assicurate alla salvaguardia dell’unità nazionale, quale la tutela del primato dell’ “interesse nazionale” e la restituzione allo Stato delle competenze in materia di energia e grandi infrastrutture, non si può non denunciare il vergognoso cinismo di chi gioca con le nostre Istituzioni in funzione esclusiva dei propri interessi di parte del momento e pertanto non ha alcun titolo morale per atteggiarsi a campione del loro riformismo.
Ma la cosa più grave è il completo abbandono da parte dei nostri attuali governanti delle ragioni e degli interessi del Mezzogiorno, rispetto ai pure hanno esercitato per anni- dall’opposizione- una ossessiva appropriazione indebita a fini evidentemente di mera convenienza elettorale. Un abbandono che non si manifesta soltanto in questo proditorio progetto di federalismo fiscale, che avrebbero avuto il dovere di accantonare sia per un minimo di coerenza con le posizioni pregresse sia perché così aveva sancito il Popolo italiano- su loro richiesta- con il suddetto Referendum, ma che ha anche prodotto le depredazioni ai nostri danni della Finanziaria 2008, con il drastico taglio delle risorse per quel “credito d’imposta” che era rimasto l’unico concreto incentivo per le nostre aziende e con il sostanziale accantonamento del progetto di “aree franche urbane” per il pretesto di allargarlo al Nord.
Ed ancor più inquietante è che, a fronte di queste autentiche aggressioni, siamo praticamente senza difesa, con un Governo regionale che a Roma non riesce a trovare, ammesso peraltro che lo cerchi nella sconsolante sciatteria della sua azione, alcun ascolto, come abbiamo potuto amaramente constatare anche in occasione della sua pur estemporanea richiesta di dilazione del buco sanitario, rigettata con una sprezzante alzatina di spalle da quello che pur dovrebbe essere il loro Governo.
Credo sia giusto e necessario ricordare che con Fitto da Roma ottenemmo la restituzione senza alcun corrispettivo dell’Acquedotto Pugliese, la importantissima possibilità di concessione quarantennale per i nostri servizi aeroportuali ed il grande e strategico investimento di Alenia, non a caso l’ultimo dall’esterno effettuato sul nostro territorio, mentre il nostro Governatore combatteva e vinceva- per di più con un Governo nazionale a partecipazione leghista- la sua battaglia contro il famigerato Decreto 56/2000 sempre in materia di Federalismo fiscale che, sempre ad opera di un Governo di sinistra per di più presieduto da un presunto Pugliese come D’Alema, ci avrebbe provocato a regime una perdita devastante di 600 milioni di euro.
A conferma ulteriore di quanto ci sta costando esserci affidati ad un poeta comunista, che tutto può fare tranne che governare.


di Tommaso Francavilla


Circolo "Luce del Sud" Bari
"per aspera ad astra"

Etichette:

lascia una risposta

Telethon

Guestbook

Quick Time

avast! Server

Data ultima modifica

Circolo "Luce del Sud" Bari Blog is powered by Nicola Sciortino ©2007 | Tutti i diritti riservati