Avvisate D’Avanzo, la guerra è finita
"Puttanate", così Massimo Cacciari ad Affari ha definito l'inchiesta di Napoli su Berlusconi, e non poteva scegliere termine migliore per rappresentare emblematicamente l'atteggiamento elusivo che - specie con il silenzio - sta tenendo il centrosinistra nei confronti del Cavaliere. Nessuno dei leader del Pd ha detto una parola se non vaga sul Berlusconi indagato a Napoli. In altri tempi ci sarebbe stata la gara alla dichiarazione più salace. Ma questa volta bocche cucite e alzate di spalle imbarazzate, puttanate appunto, niente da commentare eccetto dettagli di bon ton. È ormai evidente (tranne che a qualche ultimo giapponese come D’Avanzo a Repubblica che ha firmato le recenti inchieste o in qualche procura), che il Pd ha firmato un armistizio con il Cavaliere, sotterrando l'ascia di guerra con un cambio di strategia di 180 gradi. Del resto Veltroni sa di non avere scelta: o trova un accordo per le riforme con Berlusconi e la sua forza parlamentare o si condanna il paese ad un prezzo troppo alto, all'ingovernabilità permanente, al ricatto estenuante dei partiti minori, compresi Fini e Casini. Tertium non datur. Inutile far finta di poter prescindere dal Cavaliere, che piaccia o meno Berlusconi rappresenta un quarto dell'elettorato e ha la forza per prendere decisioni che An e Udc non prenderanno mai senza il suo benestare. Trattasi di male minore, come già aveva capito D'Alema ai tempi della Bicamerale. Accordo col diavolo, diranno gli elettori di centrosinistra. Può darsi, ma si negozia con chi c'è al tavolo non coi fantasmi. E del resto sarebbe irresponsabile lasciare le cose come stanno per amore della propria purezza.
Di Giuseppe Morello
Circolo "Luce del Sud" Bari
"per aspera ad astra"
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venerdì 14 dicembre 2007.
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