Sono una donna più vicina ai sessanta che ai cinquanta, che non ha mai partecipato alla vita politica, ma che ormai stanca delle diatribe e delle beghe dei partiti, ha rotto gli indugi ed essendosi presentata l’opportunità dei Circoli della Libertà, insieme ad altre nove persone ha costituito un circolo. Non pensate che questo sia stato facile, poiché gli interpellati erano incerti, indecisi, e spaventati a dover palesare quelli che erano i loro intenti e le loro aspirazioni – e tralasciano le illusioni, le delusioni che ci hanno dato persone che a parole erano pronte a tutto ma che poi al momento di impegnarsi si sono tirate indietro. Non pensiamo ai dieci mesi passati, che sono stati per noi pivellini molto costruttivi poiché hanno fatto di noi un gruppo coeso, ma a quanto di incredibile, impensabile, ineluttabile è accaduto il 16-17-18 novembre. Noi dei Circoli abbiamo aperto banchetti in tutta Italia per sostenere la raccolta firme contro il governo Prodi e dai risultati: 8 milioni di persone che hanno firmato ai gazebo di Forza Italia + 2 milioni ai banchetti dei Circoli, non possono di certo passare inosservati né sottaciuti dai palazzi del potere e dai ministri del governo Prodi, che continuano ad affermare che non ci sono problemi e che tutto è sotto controllo. Vorrei raccontare come, mentre ancora allestivamo il nostro punto di raccolta firme, le persone si fermassero per chiedere spiegazioni ed attendessero il loro turno per apporre la firma, è molto piaciuta questa condivisione di responsabilità nel criticare l’operato del governo Prodi, questo appello alla partecipazione. Da questo si potrà trarre un grande insegnamento, le persone se informate e motivate partecipano alla gestione della respublica; ciò mi ha fatto riflettere che il poco successo, che sempre hanno avuto i referendum in Italia, contrariamente a quello che accade negli altri paesi europei, è dovuto ad ignoranza, mancanza di sollecitazioni e conoscenza degli obiettivi. Noi dei Circoli abbiamo inoltre presentato un questionario sulla sicurezza, quelle che dovrebbero essere le misure da prendere per far sentire il cittadino più sicuro e tutelato dalle istituzioni. La cosa straordinaria di questo evento, tenuto salvo il risultato strabiliante, è stata questa marea montante di persone, di ogni età, condizione, cultura, giovani, anziani, inter pares, che venivano consapevoli e convinti di partecipare ad un evento grandioso e grandiosa è stata la nascita di questo nuovo partito «Un partito aperto, che è contro i parrucconi della vecchia politica. Invito tutti ad entrare senza remore e a venire con noi, perché è quello che la gente vuole», così ha detto, domenica in piazza S. Babila, Silvio Berlusconi e non si può certo dire che non sia un uomo ospitale, accoglierà tutti: i transfughi, i suoi fedeli collaboratori ma soprattutto la gente nuova con idee nuove al di fuori dai vecchi schematismi.
IL PARTITO DEL POPOLO DELLA LIBERTÀ è un enorme open space da progettare ed edificare per un’Italia nuova che noi tutti siamo chiamati a costruire.
(p.s. tenetevi pronti per una nuova “sorpresa” del cavaliere, in programma per il 2 dicembre…)
di Rossella Rampichini
Circolo “Luce del Sud”Bari
"per aspera ad astra"
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mercoledì 21 novembre 2007.
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