Via Sparano oggi e domani
Ecco che quindici giorni fa il progetto "Bari crossing" presentato dall'architetto Guendalina Salimei, è stato prescelto (in gara 61progetti) per cambiare l'aspetto di via Sparano. Non usiamo la parola look, perchè qui a quanto si capisce si tratta di una vera e propria rivoluzione: si vogliono togliere le palme, simbolo della pace e della nostra mediterraneità, per riposizionarle (si dice) a piazza Umberto, che potrebbe divenire a questo punto una vera giungla, dando così ancor più possibilità di insediarsi a persone e cose senza fissa dimora.
Cosa dire di quei sedili, che permettevano di riposarsi e scambiare due parole con il vicino? Questi attimi di aggregazione e socializzazione erano quanto mai cari e preziosi in una città che non ha mai avuto, fino a pochi anni fa, spazi verdi e rilassanti.
Questo nuovo assetto di via Sparano cosa ci porterà?
I 3.2 milioni di euro preventivati non potevano essere spesi diversamente?
Cambiando via Sparano, cosa si aspettano i politici e i commercianti, che i cittadini e i pochi turisti, come per incanto, si ritrovino le tasche piene, per spendere e spandere, bisogna dire basta a queste megalomanie. Nelle famiglie prima di imbarcarsi in spese coreografiche si pensa ai beni primari, questo è quanto dovrebbe fare la pubblica amministrazione. Bisogna pensare alle cose utili e reali, non a sogni da ras di provincia.
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